Durante la quarantena per il Covid-19, ho fotografato molto, camminando nei paraggi di Termini e dell’Esquilino.
Sono foto sull’isolamento, la solitudine, il silenzio, la natura che continua nonostante tutto, ma il tutto da un angolo visivo molto particolare.
Figure umane solitarie forti, così come i luoghi “incartati” (il fioraio, il banco di scarpe) e le saracinesche con i graffiti.
Queste sequenze sono complementari alle immagini di strade in ombra, le piazze sfocate, come se fossero strade che non portano a nulla, piazze che non contengono nulla, come se le strade e le piazze avessero perso la loro funzione, che è quella di essere luoghi pubblici della gente, per tornare ad essere solo strade, solo luoghi vuoti, senza alcuna funzione.
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